Da oltre 40 anni Baj coperture, con sede ad Arcisate in provincia di Varese, è specializzata nella rimozione e smaltimento amianto, comunemente chiamato eternit o asbesto.
La ditta Baj coperture di Arcisate, in provincia di Varese, è specializzata nella
bonifica dell’amianto attraverso operazioni di smaltimento, confinamento e
incapsulamento delle lastre di eternit. Per questo lo smantellamento e lo smaltimento dell'eternit è
regolato da specifiche normative ASL e regionali.
Lo stato di conservazione della copertura di
amianto va costantemente monitorata da tecnici specializzati in grado di stabilirne gli opportuni
interventi.
L’eternit va invece rimosso quando a seguito di un controllo, viene
trovato in uno stato di conservazione alterato, come quando presenta delle crepe o inizia a
sgretolarsi.
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Baj coperture è specializzata da oltre 40 anni nella delicata operazione di
rimozione, bonifica e smaltimento delle lastre di eternit, evitando così che le particelle di
amianto possano danneggiare la vostra salute.
La rimozione e lo smaltimento dell'amianto deve
essere per legge eseguito da apposite aziende che provvedono all'operazione in modo tale
che ogni sua fase sia sicura per gli addetti che la compiono.
In particolare si fa
in modo che l'amianto presente nell'eternit non venga disperso nell'ambiente e
inalato.
Comporta un rischio estremamente elevato per i lavoratori addetti e per la
contaminazione dell'ambiente; produce notevoli quantitativi di rifiuti tossici e nocivi
che devono essere correttamente smaltiti.
La rimozione dell'amianto deve comunque essere autorizzata dal comune
in cui si trova l'immobile e aver passato il controllo dell'azienda sanitaria
locale.
Baj coperture negli ultimi anni ha bonificato un notevole numero di siti
contaminati da molecole di amianto in provincia di Varese.
Anche l'area di lavoro su cui la rimozione dei manufatti in eternit viene effettuata
deve essere trattata con appositi metodi che evitano la dispersione delle particelle di
amianto.
La legge di bilancio 2018,riguardante gli incentivi fiscali per la rimozione e smaltimento
amianto, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2018 sia per la detrazione fiscale del 65% per
gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica, che la detrazione del
50% per le ristrutturazioni edilizie.
Leggi qui tutte le
novità della normativa:
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Per effettuare una corretta e salutare rimozione dell' eternit/amianto si devono compiere delle
operazioni tentando di salvaguardare il più possibile l'integrità dell'eternit per tutta la
durata della rimozione. La rimozione eternit comporta una produzione di molte quantità di
rifiuti che contengono un materiale tossico come l’amianto, percui tali rifiuti devono essere
smaltiti correttamente senza rilasciare fibre nell'aria. Per questi motivo è importante
l'esperienza accumulta in 40 anni nel territorio della provincia di Varese nella rimozione,
bonifica e smaltimento amianto.
È il procedimento più diffuso perché elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessità di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell'edificio.
Comporta un rischio estremamente elevato per i lavoratori addetti e per la contaminazione dell’ambiente se non eseguito da personale specializzato, rispettando tutte le normative; i rifiuti prodotti devono essere correttamente smaltiti in discariche autorizzate. In genere richiede l'applicazione di un nuovo materiale, in sostituzione dell'amianto rimosso (per esempio una nuova copertura).
Consiste nel trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto e costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta.
Costi e tempi dell'intervento risultano più contenuti. Non richiede la successiva applicazione di un prodotto sostitutivo e non produce rifiuti tossici. Il rischio per i lavoratori addetti e per l'inquinamento dell'ambiente generalmente minore rispetto alla rimozione. E' il trattamento di elezione per i materiali poco friabili di tipo cementizio. Il principale inconveniente rappresentato dalla permanenza nell'edificio del materiale di amianto e dalla conseguente necessità di mantenere un programma di controllo e manutenzione. Occorre inoltre verificare periodicamente l'efficacia dell'incapsulamento, che col tempo può alterarsi o essere danneggiato, ed eventualmente ripetere il trattamento.
Consiste nell'installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio. Viene associato ad un trattamento incapsulante per evitare il rilascio di fibre all'interno del confinamento.
Rispetto all'incapsulamento, presenta il vantaggio di realizzare una barriera resistente agli urti. Occorre sempre un programma di controllo e manutenzione, in quanto l'amianto rimane nell'edificio; inoltre la barriera installata per il confinamento deve essere mantenuta in buone condizioni.
L'amianto tende a diffondere nell'aria le sue fibre di piccolissime
dimensioni che possono essere inspirate.
L'eternit è un materiale da copertura in forma di lastra ondulata che è stato
ampiamente usato in passato. Per questo motivo al giorno d'oggi la quantità di
eternit ancora presente in fabbricati ed edifici è davvero considerevole. Il motivo
per cui l'utilizzo dell'eternit è stato vietato è dovuto all'impiego che esso fa
dell'amianto. L'amianto è infatti uno dei materiali principali che compongono
l'eternit.
Il problema dato dall'amianto è la sua tendenza a diffondersi
nell'aria in forma di fibre di piccole dimensioni che possono essere inspirate con
gravissimo danno per la salute.
Ma l'eternit non disperde fibre di amianto se
è conservato sempre in buono stato. Per questo lo smantellamento e lo smaltimento
dell'eternit non è di per sé obbligatorio. L'eternit va invece rimosso quando a
seguito di un controllo, viene trovato in uno stato di conservazione alterato, come
quando presenta delle crepe o inizia a sgretolarsi.
Lo smaltimento deve essere per legge eseguito da apposite aziende che provvedono
all'operazione in modo tale che ogni sua fase sia sicura per gli addetti che la compiono. In
particolare si fa in modo che l'amianto presente nell'eternit non venga disperso nell'ambiente e
inalato.
Le tecniche usate per evitarne la dispersione sono diverse ma generalmente tendono
ad isolare l'eternit da smaltire, attraverso l'uso di apposite sostanze ricoprenti
che lo inglobano in una sorta di barriera isolante. Per nessun motivo bisogna
rompere o scalfire e scheggiare le lastre di eternit: ecco perché in non si deve
fare uso, durante tutte le fasi di lavorazione, di trapani o di altri strumenti che
potrebbero disperdere nell'ambiente le fibre di amianto.
Anche l'area di
lavoro su cui la rimozione dei manufatti in eternit viene effettuata deve essere
trattata con appositi metodi che evitano la dispersione delle particelle di amianto.
I teli utilizzati, ad esempio, devono essre anch'essi irrorati con le stesse
sostanze ricoprenti prima di essere rimossi. Tutte le superfici dell'area dovranno
poi essere accuratamente pulite ad umido, così come gli atrezzi
utilizzati.
Le lastre di eternit così trattate vengono poi stoccate in
appositi spazi e conservate in particolari buste di plastica in attesa di essere
portate nelle discariche.
L'amianto è un materiale estremamente nocivo, in grado di provocare il mesotelioma e il carcinoma
polmonare. Teoricamente anche solo l'inalazione di una fibra di amianto può causare patologie
mortali, tra le quali quelle sopra citate.
Se hai bisogno di avere ulteriori approfondimenti in merito, chiamaci o vieni a visitarci presso
la nostra sede di Arcisate in provincia di Varese.
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L'iscrizione all'"ALBO NAZIONALE degli SMALTITORI", prosegue positivamente un percorso aziendale di certificazione. Detta iscrizione consacra l'ormai ultradecennale attività di trattamento e/o bonifica di lastre contenenti amianto. I nostri operatori sono tutti forniti di patentini regionali e certificati specifici che li autorizzano a lavorare a contatto con lastre in cemento amianto ed hanno una formazione continua relativamente alle problematiche e leggi di cantiere.